Suicide Squad
Folle e psichedelico. Questi i primi aggettivi che mi vengono in mente per descrivere Suicide Squad, il primo film del DCU (DC Universe – l’Universo narrativo della DC Comics) interamente dedicato ad una squadra di villain (i “cattivi”). Questi saranno costretti a collaborare al servizio del bene per combattere una terribile minaccia e salvare innumerevoli vite.
Fra i protagonisti spiccano Deadshot e Harley Quinn: il primo, meno conosciuto, è un abilissimo tiratore che non sbaglia mai un colpo; la seconda, è la squilibrata compagna del Joker, anche lui presente nel film, seppur per brevi (ma intensi) momenti.
Nonostante la presenza di molti personaggi nuovi (per i non lettori di fumetti), vengono presentati tutti, in modo scorrevole, senza rallentare il ritmo del film. Ognuno è ben caratterizzato e differente dagli altri ed è molto interessante vedere come interagiscono uno con l’altro. Cattivi per scelta o a causa di eventi che li hanno costretti ad esserlo, formano un gruppo stravagante in cui si incontrano pazzia, perversione, brutalità e semplice desiderio di distruzione.
L’interazione fra i personaggi è uno dei punti di forza del film. Degno di nota è l’amore folle fra Harley e Joker, un chiaro rimando al celebre fumetto MAD LOVE (lettura altamente consigliata, se non obbligatoria).
La storia si svolge dopo quanto narrato in BATMAN vs SUPERMAN, al quale vengono fatti alcuni riferimenti ed è pertanto utile sapere cosa è accaduto, anche se non è assolutamente indispensabile alla comprensione del film.
Ottimi effetti speciali e musiche azzeccate. La visione è sinceramente consigliata, specialmente agli amanti delle avventure Batmaniane dalle atmosfere più cupe e dark.
